L’attività di diagnosi sulle strutture murarie, è un altro settore che lo staff di Indagini Non Distruttive ha sviluppato con proficuo in questi ultimi anni, sia utilizzando tecniche definite convenzionalmente come non invasive, od a bassa invasività, come ad esempio le indagini di tipo termografico o endoscopiche, necessarie per una verifica preliminare della struttura muraria, sia nell’applicazione di tecniche di “tipo invasivo” come la prove con i martinetti piatti (singoli o doppi) o come lo shove test, fino ad arrivare a prove di tipo “distruttivo” come ad esempio la prova a compressione diagonale.
MARTINETTI PIATTI
Questa tipologia di prova può essere effettuata su varie tipologie di muratura, nelle immagini vengono riportate alcune prove eseguite su murature di pietrame, di mattoni pieni o di blocchetti prefabbricati, la prova con il martinetto piatto singolo viene utilizzata per verificare quale sia il carico presente su di una porzione di muratura (stato tensionale), mentre la prova con il martinetto piatto doppio per ricavare il modulo elastico della muratura in esame.
Come si svolgono le prove: generalmente le prove vengono eseguite consecutivamente, prima viene eseguita la prova con piatto singolo e successivamente quella con il piatto doppio; il campo di prova deve essere individuato in una zona priva di impianti od elementi di finitura fragili (la compressione potrebbe causarne il danneggiamento) e deve presentare una tessitura muraria significativa e rappresentativa del contesto da indagare, si procede quindi con la rimozione dell’intonaco dal campo di prova (almeno 1 m x 1 m), individuato il ricorso murario dove andrà inserito il piatto si predispongono i capisaldi con l’ausilio di una dima e si effettuata la prima lettura (comparatore DRC MG250), dopo di che si procede con il taglio, utilizzando una mototroncatrice eccentrica (tipo Husqvarna K970 Ring), si deve avere l’accuratezza durante la fase di taglio di procedere in senso parallelo alla tessitura muraria ed effettuare l’alloggiamento per il piatto delle dimensioni strettamente necessarie, una volta inserito il piatto si lascia che la muratura si adagi e quindi si effettua la seconda lettura, dopo di che a step prestabiliti, attraverso l’utilizzo di una pompa oleodinamica, si inizia ad esercitare una pressione tale da riportare i livelli di lettura (la media aritmetica) al pari di quelli pre-esistenti il taglio. Si può procedere con più cicli di carico e scarico.
La prova con il martinetto piatto doppio si svolge con modalità analoghe al singolo, viene praticato un nuovo taglio sulla muratura ad una distanza in verticale rispetto al precedente di circa 50 cm, dopo di chè si posizionano i capisaldi, in questo caso è possibile effettuare le letture in continuo attraverso il posizionamento di trasduttori di spostamento wireless (kit I-NOVA) i quali sono collegati ad una piattaforma che registra gli spostamenti a cadenza temporale fissa, vengono posizionati 4 punti di lettura, 3 verticali ed uno orizzontale; posizionato il sistema di lettura, attraverso l’utilizzo di una pompa oleodinamica collegata in parallelo ai due martinetti piatti, si inizia ad esercitare la pressione all’interno del circuito: la prova termina alla formazione delle prime micro-lesioni sulla muratura. Si può procedere, anche in questo caso, con più cicli di carico e scarico.
SHOVE TEST
Lo shove test è una prova a taglio che ha lo scopo di determinare la resistenza dell’allettamento del giunto della muratura. Questa tipologia di prova viene eseguita generalmente su murature con una tessitura regolare (mattoni pieni, blocchi di laterizio o di cemento) ma può essere anche eseguita su murature di tipo irregolare con ad esempio le murature di pietrame o miste.
Come si svolge la prova: individuata la porzione di muratura da testare, si procede con pulizia del campo di prova, viene quindi isolato alle estremità il singolo elemento, estraendo i blocchi laterali, creando così due cavità, una necessaria all’alloggiamnento pistone oleodinamico ed una necessaria a consentire lo scorrimento dell’elemento murario da testare (vedi immagini fotografiche). Per il rilievo dello scorrimento vengono predisposti 4 trasduttori di spostamento wireless (kit I-NOVA), uno posizionato lateralmente al pistone (sullo stesso ricorso di muratura), uno posizionato sull’elemento murario da testare ed i restanti sui blocchi soprastanti/sottostanti al blocco oggetto della prova, viene quindi data pressione nel circuito attraverso la pompa oleodinamica con step di carico prestabiliti, la prova si conclude con lo scorrimento del blocco di muratura ed al fessurarsi dei ricorsi di malta.
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